Ma il Madagascar è molto altro!
Chi ha avuto occasione di visitare questo Paese ha anche potuto apprezzare le qualità di un popolo aperto, sorridente e riconoscente.
Ex colonia francese, indipendente dal 1960, il giovane stato ha visto succedersi Presidenti che non sempre hanno dato esempio di trasparenza e onestà, generando negli ultimi quindici anni diversi colpi di stato e scontri armati oltre a far crescere, in maniera sempre più evidente, il livello di povertà.
La popolazione svolge prevalentemente attività legate all’agricoltura e in parte all’allevamento, fondamentalmente per il proprio sostentamento. L’industria è poco sviluppata. Un settore produttivo è quello della manifattura tessile e della trasformazione dei prodotti agricoli ed è essenzialmente concentrato nella capitale, Antananarivo, o nei centri più grossi.
Un malgascio guadagna meno di un dollaro al giorno e la metà dei bambini sotto i cinque anni è malnutrita.
In questa terra unita da un’unica lingua, il malgascio, in pochi parlano francese. Questo non ha costituito comunque un ostacolo per i primi missionari della congregazione di Don Orione che, chiamati nel 1976 da un padre Gesuita italiano a supporto nella gestione di una parrocchia alla periferia della capitale Antananarivo, hanno saputo aprirsi ai fratelli più bisognosi, per donare parole di fede e un aiuto concreto.